Osteoporosi, una malattia da prevenire e combattere

Uno studio pilota sull’osteoporosi in Italia svolto in collaborazione da Istituto superiore di sanità, Istat, Ars della Toscana e Asl di Firenze ha messo in luce la portata di un fenomeno preoccupante e destinato a crescere a causa dell’aumento dell’aspettativa di vita (l’Italia è la nazione europea con la massima percentuale di over 65). Emerge che in Italia circa il 23% delle donne oltre i 40 anni e il 14% degli uomini con più di 60 anni è affetto da osteoporosi e si stima che l’osteoporosi colpisca circa 5.000.000 di persone, di cui l’80% sono donne in post menopausa.

Ma cos’è l’osteoporosi? Si tratta di una patologia degenerativa caratterizzata dalla diminuzione progressiva della massa ossea, cono conseguente fragilità. È strettamente legata all’invecchiamento, ha maggiore incidenza nelle donne e gli effetti sono un aumento del rischio di fratture di polso, femore e vertebre. Purtroppo si tratta di una malattia asintomatica e potenzialmente invalidante, con costi sociali e sanitari molto alti: una frattura del femore provoca molto spesso disabilità motoria e solo il 30% dei pazienti riprende in autonomia le attività quotidiane dopo un anno dalla frattura. Le fratture delle vertebre, quasi sempre spontanee e spesso non diagnosticate, hanno esiti simili a quelle del femore, con costi sociali e sanitari molto elevati.

Per tutti questi motivi è fondamentale lavorare sulla prevenzione dell’osteoporosi, sensibilizzando e informando la popolazione sui fattori di rischio predisponenti (difficilmente modificabili ma che possono far tenere alta l’attenzione cercando di arrivare a una diagnosi precoce) e sul corretto stile di vita che può aiutare a prevenire l’insorgenza di questa patologia.

I fattori di rischio predisponenti all’osteoporosi e purtroppo non modificabili sono:

  • Menopausa precoce
  • Primo ciclo mestruale tardivo
  • Età avanzata
  • Trattamento prolungato con farmaci con diuretici, cortisonici, ormoni tiroidei)
  • Asportazione delle ovaie in età fertile.

Ci sono però una serie di comportamenti virtuosi che possono essere adottati fin dall’adolescenza e in giovane età per ottenere benefici sulla struttura ossea che poi perdurano fino alla tarda età, così come stili di vita corretti e alimentazione che possono influire positivamente sulla prevenzione dell’osteoporosi. Per questo è fondamentale sensibilizzare la popolazione, per prevenire il dilagare di una patologia che è destinata a crescere insieme all’invecchiamento della popolazione.
È evidenza scientifica che bambini e adolescenti che praticano sport hanno una struttura muscolare più resistente, così come è ormai assodato che ragazzi e soprattutto giovani donne hanno benefici nel seguire un’alimentazione ricca di calcio e vitamina D. Se queste buone pratiche avvengono in età giovanile si ottiene un rallentamento nella perdita di massa ossea che accompagna l’invecchiamento.
In generale si consiglia a tutti, bambini e adulti, donne e uomini, di assumere regolarmente cibi contenenti calcio (latte, yogurt, etc…), esporsi ai raggi solari per incrementare la produzione di vitamina D, praticare con costanza attività fisica (non necessariamente agonistica), mantenere un peso corporeo adeguato
(l’eccessiva magrezza è rischiosa, così come il sovrappeso) e evitare l’abuso di alcool e fumo.
Nei soggetti che invece hanno fattori di rischio non modificabili, è opportuno arrivare a una diagnosi precoce di osteoporosi, che si fa oggi tramite MOC, un esame non invasivo e più preciso di una radiografia. La Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) è una tecnica diagnostica che permette l’accertamento del grado di mineralizzazione delle ossa e, quindi, costituisce la metodica principale per la diagnosi di osteoporosi. La MOC si utilizza anche nell’ambito della prevenzione e dello screening dell’osteoporosi, quando le ossa appaiono ancora forti ma iniziano a mostrare i primi segni a livello microscopico. Individuare l’osteoporosi a questo livello precoce permette di attuare cure preventive per preservare la stabilità delle ossa. Oggi è possibile eseguire la MOC anche in farmacia: alcune farmacie si sono infatti dotate di un dispositivo wireless per effettuare la densitometria ossea computerizzata con la massima precisione e in soli 5 secondi, esaminando il tallone.