Carne rossa: tutto quello che dovreste sapere sugli effetti che ha sul nostro organismo
Nell’ultimo periodo si è acceso un fortissimo dibattito in merito alla nocività della carne rossa per la nostra salute, considerando nello specifico sia i prodotti freschi che quelli lavorati, come ad esempio gli insaccati e i salumi.
Nelle abitudini alimentari dell’occidente la carne rossa è molto presente e l’aumento del numero di problematiche di tipo cardiovascolare e intestinali ha portato moltissimi ricercatori a documentarsi in merito a possibili correlazioni tra tali patologie e il consumo di questo alimento.
In questo articolo abbiamo deciso di fare un po’ di chiarezza, avvalendoci anche delle preziose informazioni che ci ha fornito Mauro Meloni, biologo nutrizionista a Udine che ha pubblicato diversi articoli in materia sul suo sito web, raggiungibile tramite il link appena citato.
Qual è il grado di pericolosità della carne rossa per la nostra salute?
Dai dati raccolti, moltissimi esperti sostengono che un consumo moderato di questo alimento non provochi alcun tipo di danno alla nostra salute.
Le problematiche possono sorgere qualora il consumo settimanale cresca oltre misura. In questo caso dobbiamo considerare quanto affermato dall’IARC, che ha inserito la carne rossa fresca nella classe 2A (probabilmente cancerogena), mentre quella lavorata nella classe 1A, cioè “sicuramente cancerogena”.
Più è alto il valore della classe maggiore è la probabilità che la sostanza sia cancerogena e se volete avere maggiori informazioni relative a questo tipo di classificazione vi suggeriamo anche di leggere questa interessante guida.
La carne rossa lavorata viene considerata cancerogena in quanto durante la lavorazione acquisisce nitrati e nitriti che entrando a contatto con il nostro organismo potrebbero creare nitrosammine per noi pericolose. [1]
Gli effetti positivi della carne rossa
D’altro canto dobbiamo anche considerare che la carne rossa è un eccellente fonte di proteine per il nostro organismo che permettono di immagazzinare degli amminoacidi essenziali per il funzionamento del nostro corpo.
Sono presenti anche altre sostanza, come ad esempio lo zinco e la vitamina B12 di cui il nostro corpo ha bisogno e può trovare solamente negli alimenti di origine animale. [2]
Quanta carne rossa dovremmo mangiare settimanalmente?
In questo caso le informazioni sono leggermente contrastanti. Partendo dal presupposto che non sarebbe corretto eliminarla totalmente, notiamo come la Harvard School of Medicine sostenga che dovrebbe essere consumata 2 volte a settimana in porzioni non superiori ai 110 grammi.
L’IARC, invece, sostiene che la dose corretta dovrebbe non superare i 500 grammi settimanali.
In ogni caso dovremmo comunque cercare di preferire le carni rosse fresche in favore di quelle processate, prediligendo inoltre i marchi DOP nel caso di salumi e insaccati, premiando così l’assenza di nitrati e nitriti.
Come cucinare la carne rossa
Anche in merito alla cottura potremmo cercare di limitare il più possibile l’assunzione di sostanze potenzialmente cancerogene.
Come ben saprete la carne rossa fresca deve essere cucinata e per questo motivo il metodo più consigliato è la bollitura.
La cottura alla griglia o ai ferri può portare all’assunzione di sostanze tossiche (Hca e idrocarburi policlici) che andrebbero ad influire sulla formazione di tumori al colon, allo stomaco e alla prostata.
Seguendo questi semplici consigli potrete così mantenere la carne rossa all’interno della vostra dieta, avendo piena coscienza dei suoi benefici e dei suoi rischi, adottando le corrette pratiche alimentari in modo da limitare e prevenire eventuali danni alla vostra salute.
Disclaimer: “Questi testi non vanno intesi come indicazioni di diagnosi e cura di stati patologici, pertanto è sempre consigliato rivolgersi al proprio medico curante”
Fonti:
[1] airc.it/cancro/informazioni-tumori/corretta-informazione/le-carni-rosse-fanno-male-alla-salute
[2] carnisostenibili.it/il-ruolo-e-i-benefici-della-carne-rossa-nella-dieta/