Ferritina alta: cibi da evitare

Ferritina in eccesso e alimenti da mangiare con estrema moderazione per abbassarla
Innanzitutto è bene fare chiarezza riguardo la ferritina che molti, erroneamente, confondono con il ferro. Essa, infatti è una molecola formata da un guscio proteico contenente circa 4500 atomi di ferro. È contraddistinta da una quota extra cellulare ed una quota intracellulare ed è strettamente collegata ai depositi di ferro nel corpo (il rapporto è: 8 ng di ferro nei tessuti a 1 ng di ferritina sierica). La ferritina è una proteina che in qualsiasi essere vivente serve ad immagazzinare il ferro e rilasciarlo al bisogno. Viene prodotta dal sistema reticoloendoteliale e successivamente catabolizzata dal fegato.
Valori di ferrtina elevati possono dipendere da:
- eccessivo apporto di ferro attraverso la dieta,
- trasfusioni di sangue,
- epatite acuta o cronica,
- disturbi del metabolismo,
- infezioni croniche
- emocromatosi ed emosiderosi
Ti riconosci in una di queste opzioni? Tieni presente che l’alimentazione e l’elevata assunzione di ferro tramite essa, è il fattore principale che causa l’eccessivo innalzamento dei livelli di ferritina nel corpo.
Parlando dunque di dieta, il consiglio è quello di limitare le fonti di ferro, ossia la carne. Quest’ultimo, infatti, è contenuto in maniera sensibile anche nei vegetali ma, in essi l’assorbimento è nettamente inferiori rispetto al ferro di origine animale. L’assimilazione aumenta quando gli alimenti di origine vegetale vengono assunti in concomitanza di vitamina C che ne modifica lo stato ossidativo, rendendolo più biodisponibile.
Vediamo quindi alcuni cibi da evitare in caso di ferritina alta o in alternativa, da mangiare con moderazione:
- fegato di suino, bovino ed equino,
- milza di bovino,
- polmone di bovino,
- uova,
- cozze,
- pistacchi e anacardi,
- lenticchie secche,
- soia,
- fagioli bianchi,
- ceci secchi,
- fagioli borlotti,
- agnello,
- grano saraceno
Come emerge da questa lista, i prodotti di origine animale più ricchi di ferro sono le interiora il cui consumo andrebbe assolutamente eliminato, almeno per la fase iniziale della terapia.