Nutraceutica: cos’è, come funziona, quali i vantaggi?
La parola “nutraceutica” può essere utilizzata per fare riferimento a una vasta gamma di prodotti, fra i quali gli integratori alimentari e i pasti sostitutivi. In questa categoria rientrano, inoltre, i prodotti di erboristeria, i nutrienti isolati e gli alimenti trasformati: per esempio, alcune bevande, le zuppe e i cereali.
Quel che è certo è che il termine deriva dalla fusione di “nutrizione” e “farmaceutica”, ed è stato inventato poco più di 30 anni fa dal presidente della Foundation for Innovation in Medicine Stephen L. De Felice.
Che cos’è un nutraceutico
A questo punto è importante capire di che cosa si parla quando vengono menzionati i prodotti nutraceutici. Si tratta di derivati alimentari che sono in grado di garantire dei benefici supplementari rispetto al loro valore nutrizionale di base. Si possono definire i nutraceutici, tra l’altro, come prodotti capaci di rallentare il processo di invecchiamento, di migliorare la salute, di prevenire le patologie croniche, di sostenere alcune funzioni fisiologiche o di promuovere la longevità. Uno di questi prodotti è senza dubbio la melatonina, che può essere assunta in pillole oppure in gocce, sul sito dell’azienda italiana Proeon è possibile acquistare la melatonina in gocce.
Gli integratori nutraceutici
I supplementi dietetici del campo della nutraceutica sono a tutti gli effetti degli integratori alimentari: in altre parole, prodotti alimentari con i quali si integra il normale regime alimentare e che mettono a disposizione sostanze nutritive ad alta concentrazione, con riferimento ai minerali e alle vitamine.
Ma gli integratori possono garantire anche l’apporto di estratti di origine vegetale, di fibra, di acidi grassi essenziali e di aminoacidi: tutte sostanze che, comunque, hanno un effetto fisiologico o nutritivo. Vale la pena di specificare che gli integratori alimentari che si trovano in vendita nel nostro Paese prima di essere messi in commercio hanno ricevuto l’approvazione del Ministero della Salute.
La differenza fra gli integratori e gli alimenti funzionali
Gli integratori alimentari nella maggior parte dei casi hanno il compito di favorire determinate funzioni corporee, ma non servono a curare condizioni morbose; insomma, non hanno proprietà terapeutiche rispetto a specifiche malattie.
Per quel che riguarda gli alimenti funzionali, invece, si tratta di prodotti alimentari grazie a cui i consumatori hanno la possibilità di assumere alimenti con una elevata concentrazione di molecole utili. Mentre gli integratori hanno la forma di capsule, di liquidi o di gel, gli alimenti sono – appunto – alimenti: vengono, però, sottoposti a un processo che prende il nome di nutrificazione, che consente di fortificarli e di arricchirli.
Lo scopo di questa pratica consiste nel moltiplicare la concentrazione di particolari elementi, ma in alcuni casi si possono integrare nutrienti complementari: è un po’ quello che succede con il latte che viene arricchito con la vitamina D.
La regolamentazione a livello mondiale
A livello mondiale, la nutraceutica è oggetto di una visione tutto sommato omogenea, anche se non mancano delle distinzioni relative alla tutela e alla regolamentazione del commercio. È chiaro, comunque, che a seconda della giurisdizione nazionale di riferimento i prodotti nutraceutici sono inquadrati in maniera specifica.
Nella Comunità Europea, e quindi anche nel nostro Paese, nessun organo legislativo fornisce una definizione della parola “nutraceutico”; pertanto i prodotti nutraceutici rientrano nella categoria degli integratori alimentari. Fra i nutraceutici più celebri e diffusi in Italia si possono citare l’olio di krill, il riso rosso fermentato, il reishi, il caffè verde crudo e le bacche di goji.
A che cosa servono i nutraceutici
Quasi tutti i nutraceutici sono di origine vegetale, e dunque derivano dalla verdura e dalla frutta: si possono citare in tal senso i polifenoli e i fitosteroli, ma anche – per esempio – le proteine di soia e le fibre. Parecchi nutraceutici sono reperibili anche in farmacia, sotto forma di integratori alimentari, e assicurano una grande varietà di effetti benefici: per esempio contribuiscono a rendere più forte il sistema immunitario, promuovono il benessere complessivo dell’organismo e aiutano a prevenire sia le patologie degenerative che quelle cardiovascolari. Inoltre, possono essere di supporto per l’attività fisica, per finalità cosmetiche o per dimagrire. A volte i nutraceutici hanno un ruolo importante nel regolare le funzioni intestinali.
Tra presente e futuro
Allo stato attuale, i nutraceutici rappresentano una realtà destinata a espandersi sempre di più, con un importante riconoscimento scientifico e medico. Basti pensare che solo negli Stati Uniti il fatturato in questo comparto è di più di 250 miliardi di dollari. Insomma, è tutto fuorché una moda passeggera, come dimostra il livello di accuratezza che caratterizza le ricerche scientifiche che indagano le caratteristiche dei nutraceutici e i vantaggi che essi possono offrire.
Si parla di prodotti che aiutano a mantenere il benessere e che sono preziosi per la prevenzione: agiscono in modo del tutto naturale, hanno effetti positivi in alcuni casi garantiscono risultati che vanno ben al di là delle più rosee aspettative.
Alcuni esempi di nutraceutici
Uno dei nutraceutici più noti è senza alcun dubbio l’acido folico, che viene considerato importante per la sua capacità di prevenire diverse forme di anemia e che è pressoché indispensabile per le donne in gravidanza. L’acido oleico, invece, contribuisce a rendere più forti le difese dell’organismo, mentre gli antociani hanno proprietà antiossidanti che servono a limitare i danni che lo stress ossidativo causa alle cellule. L’acido ursolico riduce il grasso bianco, e la biotina fa sì che i macronutrienti possano essere trasformati in energia. Ancora, vale la pena di citare il carbone vegetale, che riduce la flatulenza, e le proprietà antiossidanti del betacarotene, nemico dei radicali liberi.