Giorni fertili: ecco quando è più facile restare incinta
Le donne che stanno cercando di avere un bambino devono essere in grado di calcolare quali sono i giorni fertili.
Per giorni fertili si intende quel periodo nel quale, avendo un rapporto, si ha la massima probabilità di rimanere incinta.
Sul periodo fertile ci sono però tanti fraintendimenti e spesso e volentieri neppure le donne hanno bene in chiaro quale sia il periodo nel quale concepire sia fisiologicamente più facile.
Innanzitutto possiamo dire che la donna è fertile per cinque giorni durante il ciclo, intendendo con ciclo per periodo che va dall’inizio del ciclo mestruale all’inizio di quella successiva.
Se si cerca di concepire due o tre giorni prima dell’ovulazione, le probabilità di restare incinta sono statisticamente più alte. Ovviamente però bisogna sapere quando avviene l’ovulazione.
Quando avviene l’ovulazione
C’è una leggenda metropolitana, abbastanza in voga, che ritiene che l’ovulazione sarebbe al quattordicesimo giorno del ciclo mestruale, calcolando quindi come primo giorno quello in cui arrivano le mestruazioni.
Ma quella del quattordicesimo giorno è, appunto, un’indicazione molto alla buona, dato che non tutte le donne hanno l’ovulazione in quel giorno.
Calcolando che l’ovulazione è quattordici giorni prima del mestruo, si può ragionevolmente dire che esso corrisponde alla 14esima giornata dall’inizio del mestruo solamente se la donna in questione ha un ciclo di 28 giorni perfetti.
Non tutte le donne hanno un ciclo di questo tipo e soprattutto regolare, quindi la regola del 14esimo giorno ha un valore lato.
Il problema quindi diventa quello di predire l’ovulazione.
Come predire l’ovulazione
Esistono dei metodi che permettono, con approssimazione, di capire quando avvenga l’ovulazione. Attraverso l’osservazione del muco cervicale (che diventa più abbondante e più chiaro e liquido man mano che si avvicina l’ovulazione).
Il metodo dell’osservazione del muco prevede che il giorno sia fertile se il muco appare filante ed elastico, e molto abbondante. Questo sarebbe il giorno più fertile del mese, quindi quello idoneo per concepire. Detto metodo si basa sul presupposto che il muco serve agli spermatozoi per raggiungere l’uovo.
Un altro metodo è quello della misurazione della temperatura del corpo (più è alta, più è probabile sia il giorno dell’ovulazione).
Esistono anche in commercio dei kit che promettono di aiutare a capire quando sia il giorno giusto per concepire.
Il ‘mito’ dell’ovulazione?
Per essere onesti, invece, dobbiamo dire che non esiste un metodo perfetto per calcolare l’ovulazione: questo perché ogni donna può avere un ciclo irregolare o più breve, anche se l’ha sempre avuto perfetto.
La soluzione migliore è quella di pianificare di avere rapporti sessuali almeno due o tre volte in una settimana.
In questo modo si evita di rendere i rapporti ‘meccanici e calcolati’ e quindi più freddi.
Al contrario, è più semplice ‘indovinare’ proprio uno dei due giorni fertili prima dell’ovulazione.
La soluzione più idonea per restare incinta è quindi quella di non attendere i vari segnali dell’ovulazione, che potrebbero essere mal interpretati, ma pianificare rapporti almeno 2-3 volte ogni sette giorni.
Questa soluzione ha anche un altro (importante) punto di forza. La scienza ha dimostrato che, se l’uomo rimane in astinenza di circa 10 giorni dai rapporti, la quantità dello sperma (ma anche la qualità) è inferiore, e questo potrebbe pregiudicare la possibilità di restare incinta.
Invece avere rapporti abbastanza frequenti, come abbiamo detto almeno tre volte a settimana, permette di mantenere una qualità dello sperma alta e questo facilita la possibilità di concepire.
Avere rapporti frequentemente senza attendere l’ovulazione può quindi davvero aiutare nel tentativo di rimanere incinta.
All’induzione medica dell’ovulazione invece si ricorrere nei casi in cui la donna soffra di disturbi dell’ovulazione ed abbia quindi poche possibilità di restare incinta.