Guanti sterili monouso per chirurgia: quali caratteristiche devono avere?

I guanti che vengono utilizzati dagli operatori sanitari nel corso delle varie procedure mediche e nelle attività di assistenza ai pazienti delle strutture ospedaliere possono essere suddivisi in due grandi categorie: guanti per ambienti critici e guanti chirurgici.

I guanti per ambienti critici sono dispositivi di protezione usa e getta (monouso) che gli operatori sanitari indossano nel corso di esami medici e di procedure diagnostiche e anche quando si trovano a dover manipolare oggetti e materiali contaminati; possono essere sterili o non sterili e possono essere realizzati con vari tipi di materiale.

Quelli chirurgici sono guanti sterili monouso che vengono utilizzati in tutte quelle situazioni nelle quali è necessario un approccio in condizioni di assoluta sterilità come appunto interventi chirurgici più o meno invasivi. Si tratta quindi di dispositivi che hanno una funzione particolarmente delicata non soltanto protettiva.

La sterilità, condizione che si ottiene in seguito a un rigoroso processo di sterilizzazione e di sanificazione degli ambienti, ha un’importanza cruciale in ambito chirurgico poiché fa sì che le superfici, gli strumenti e i materiali che vengono usati nel corso di un intervento chirurgico siano del tutto privi di microrganismi patogeni quali batteri, virus, miceti, protozoi ecc.

Questo processo è fondamentale per la prevenzione delle infezioni del sito chirurgico (SSI, Surgical Site Infection) e per la riduzione dei tassi di morbilità e mortalità post-operatorie.

Data l’importanza dei guanti sterili monouso per chirurgia, forniamo alcune informazioni sul loro utilizzo e sulle loro principali caratteristiche.

Guanti sterili monouso per chirurgia: a cosa servono?

Se è vero che le mani del chirurgo e la sua destrezza rappresentano gli strumenti più importanti durante un’operazione chirurgica, è altrettanto indubitabile che i guanti sterili monouso siano a loro volta un dispositivo di importanza cruciale in sala operatoria e il loro utilizzo ha molteplici scopi.

I guanti chirurgici rappresentano prima di tutto una protezione sia per il chirurgo che per il paziente; infatti, oltre a tenere al sicuro le mani del chirurgo, proteggono quest’ultimo dai microrganismi patogeni che possono essere presenti nel sangue e nei fluidi corporei del soggetto sottoposto a operazione e, allo stesso tempo, proteggono il paziente dai patogeni che potrebbero trovarsi sulle mani del chirurgo, anche se queste sono state correttamente sottoposte alle manovre di igiene pre-operatoria.

È dimostrato che l’utilizzo di guanti sterili riduce in modo significativo il rischio di SSI, ovvero delle infezioni del sito chirurgico; vi sono infatti dati di letteratura che mostrano che il 77% dei decessi post-operatori è da imputarsi allo sviluppo di una SSI.

In sostanza, l’impiego di questi dispositivi contribuisce fattivamente a migliori esiti clinici e riduce i tempi necessari alla guarigione.

Guanti sterili monouso: quali caratteristiche devono avere?

A prescindere dalla sterilità, che è il requisito principale dei guanti chirurgici, questi dispositivi devono avere caratteristiche ben precise per semplificare al massimo il delicatissimo lavoro del chirurgo, che si tratti di un intervento di chirurgia ortopedica, di un’operazione al cuore di un intervento neurochirurgico.

Una di queste caratteristiche è la perfetta vestibilità che deve essere confortevole e al tempo stesso garantire un’eccezionale sensibilità tattile, cruciale per la precisione chirurgica.

È fondamentale che la facilità di utilizzo e la sensibilità tattile permangano anche quando si utilizza il doppio guanto chirurgico (tecnica del double gloving). A quest’ultimo proposito è utile sottolineare che vi sono studi che mostrano che il ricorso al doppio guanto chirurgico riduce notevolmente il rischio di insorgenza delle infezioni del sito chirurgico;

Vale la pena sottolineare che vi sono studi che evidenziano che il ricorso al doppio guanto chirurgico riduce del 71% il rischio di perforazione rispetto all’utilizzo del guanto singolo.

Un altro requisito importante è ovviamente la resistenza. Ottimi guanti chirurgici non devono soltanto garantire un’estrema sensibilità tattile, ma devono anche essere resistenti per impedire rotture, strappi o forature durante l’utilizzo in sala operatoria. La loro funzione protettiva deve essere sempre garantita per la sicurezza del chirurgo e di quella del paziente.

È ovviamente fondamentale che la realizzazione dei guanti chirurgici venga effettuata secondo rigorosi ed elevatissimi standard qualitativi (test di insufflaggio, analisi delle forature, ispezioni visive ecc.).

Guanti chirurgici: il sistema di indicazione delle forature

Per aumentare la sicurezza in sala operatoria, può risultare particolarmente utile il sistema di indicazione delle forature; è cruciale che in caso di foratura del guanto, essa possa essere individuata il più velocemente possibile.

Si tratta di un sistema che si basa sulla presenza di un sottoguanto di colore scuro e di un guanto esterno di colore più chiaro. Di solito il guanto esterno copre quasi per intero il colore del sottoguanto. Qualora un fluido penetri fra i due strati la foratura diventa visibile grazie al colore diverso del sottoguanto.

Quali materiali vengono utilizzati per i guanti chirurgici?

Sono diversi i materiali che possono venire utilizzati per la produzione dei guanti chirurgici; fra quelli più noti si ricordano per esempio il lattice, il nitrile e il poliisoprene (un polimero naturale).