Bruxismo nei bambini: cosa fare

bruxismo nei bambini

Per bruxismo si fa riferimento ad un fenomeno che consiste nella tendenza di digrignare i denti, serrando la mascella. Questo comportamento è in genere involontario e avviene nel corso della notte. Può essere la conseguenza di stress e ansia, se si tratta di un comportamento costante nel tempo può causare un forte disagio, danni ai denti, e anche dolore.

In generale, il bruxismo è un fenomeno notturno del quale il soggetto è quindi inconsapevole, e che tende a peggiorare se si vivono dei periodi particolarmente stressanti e ricchi di ansia.

Il bruxismo può colpire non solo gli adulti, ma anche i bambini. In questo caso parliamo di bruxismo infantile, quella condizione per cui il bimbo tende a digrignare i denti nel corso del sonno. Fino al 2005, questo fenomeno era ritenuto parte delle ‘parasonnie’, come il sonnambulismo, gli incubi, l’enuresi notturna.

In genere nei bambini il bruxismo si risolve spontaneamente con la crescita, specialmente quando la dentizione diventa completa.

Sembra che il 20% dei bambini sotto i 12 anni sperimenti il bruxismo, che spesso neppure viene notato dai genitori e quindi non viene diagnosticato. Il problema si risolve poi con la crescita, e sparisce quindi spontaneamente.

Anche nel caso del bruxismo infantile si tratta di un fenomeno assolutamente involontario, per cui è del tutto inutile raccomandare al bambino di evitare di digrignare i denti, dato che non se ne rende assolutamente conto.

Bruxismo infantile: le cause

I genitori, giustamente preoccupati dal bruxismo infantile del figlio, vogliono conoscerne le cause.

Non esiste, o meglio non è nota una singola causa che possa scatenare questo fenomeno. Sappiamo però che esiste una predisposizione naturale rispetto al bruxismo e che sarebbe correlata a dei piccoli e numerosi risvegli nel corso della notte.

Gli studiosi hanno quindi individuato una serie di concause che potrebbe contribuire a spiegare il bruxismo infantile, ed esse sono:

  • Uso di alcuni farmaci: antidepressivi, antipsicotici, potrebbero causare come effetto collaterale questo fenomeno;
  • disturbi del sonno, come apnee istruttive notturne, possono favorire il bruxismo;
  • stress, ansia: questi fenomeni possono causare il 70% dei casi di bruxismo, anche nei bambini. Una tensione eccessiva, infatti, disturba il sonno;
  • stile di vita non corretto: uso di droghe, fumo, alcol, uso eccessivo di caffeina.

Sintomi del bruxismo infantile

Dato che il bambino non si accorge di questo fenomeno, e spesso neppure i genitori, bisogna porre attenzione ai sintomi del problema che possono essere quelli di dolore al viso, mal di testa, e un consumo eccessivo ed inspiegabile dei denti. L’usura dei denti è sintomo di una fase avanzata del disturbo.

Fra gli altri sintomi che il bruxismo infantile tende a creare, possiamo ricordare dolore e rigidità della mascella, aumento della sensibilità dentale, tensione alle spalle, male alle orecchie, dolore al viso, denti rotti e crepati, difficoltà ad aprire la bocca.

Bruxismo infantile: cosa fare

Se ci si rende conto che il proprio bambino ha sviluppato una forma di bruxismo, la cosa migliore da fare è rivolgersi al dentista, soprattutto se si nota che i denti sono consumati o scheggiati, se il bambino lamenta dolore al viso o ipersensibilità dentale.

Bruxismo infantile: rimedi

I rimedi per il bruxismo sono di diverso tipo. Non esiste un trattamento che possa fare cessare il bruxismo ma degli strumenti per renderlo meno rumoroso ed innocuo per i denti.

  • Bite: si tratta di una protezione che si inserisce fra le arcate dentarie, in modo da proteggere i denti dallo sfregamento e quindi dal consumo. Questo evita che i denti possano scheggiarsi e rovinarsi, ed evita anche il fastidioso rumore notturno.
  • Cura della causa latente. Una cura più efficace può essere rivolta alla vera causa del bruxismo, vale a dire il problema di ansia, stress o la questione psicologica sottostante. In questo modo, tolto il problema, è possibile tornare ad una migliore qualità del sonno.