Che cos’è la sanità digitale e quali sviluppi sono previsti in Italia

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In Italia si sta evolvendo sempre più il fenomeno di sanità digitale. Ma che cos’è? E quali sviluppi sono previsti nel nostro Bel Paese? L’obiettivo è quello di supportare l’innovazione sanitaria attraverso degli strumenti tecnologici ben precisi.

L’obiettivo è quello di semplificare le modalità di prenotazione e sfruttare la tecnologia digitale per ridurre il carico di lavoro ed ottimizzare quelle che sono le esigenze del singolo cittadino. Grazie al piano nazionale di ripresa e resilienza, lo Stato italiano sta erogando nuovi fondi per incrementare i sistemi digitali.

Tuttavia, in parte, è soltanto “grazie” alla pandemia da Covid-19 che il trend della digitalizzazione ha ripreso una crescita costante. Di conto però, mancano professionisti con elevate competenze digitali e soprattutto, orientati al mercato sanitario.

Sanità digitale in crescita? Ecco cosa si prevede per l’Italia

Il nostro Bel Paese soffre e ha delle criticità importanti riguardo la digitalizzazione sanitaria (e non solo). Motivo per cui i cittadini italiani hanno enormi difficoltà ad accedere alle prenotazioni, ai servizi ospedalieri e alla comunicazione diretta con gli operatori socio sanitari.

A seguito della richiesta crescente di un sistema che funzioni in maniera ottimale stanno nascendo delle opzioni private al fine di garantire servizi sanitari in altrettanti centri di eccellenza. Sicuramente un esempio di efficienza lo trovate sul sito cupsolidale.it dove potrete trovare tutte le tipologie di visite ed esami diagnostici di cui potreste aver bisogno.

Gli obiettivi – in vista del trend di interesse in crescita – sono molteplici. Innanzitutto, garantire anche la telemedicina. Tale iniziativa potrebbe aiutare i pazienti che non hanno mobilità, a farsi supportare anche a distanza senza dover incombere in iter burocratici italiani senza fine, solo per una “prenotazione”.

Il modello digitale della sanità italiana si chiamerà Connected Care

Una piattaforma dove i pazienti avranno accesso ad una area riservata, con delle informazioni private che conterranno la loro cartella clinica, la situazione attuale ed eventuali note prescritte da dottori.

In questo modo, si abolirà il problema comunicativo tra cittadino e paziente. Dove il professionista sanitario potrà accedere alla cartella del paziente, senza che lui stesso sia presente in studio o presso un ospedale. Inoltre la sequenza di cure non si interromperà con le dimissioni da un centro ospedaliero, continueranno anche fuori.

Il paziente invece, avrà comodamente da casa sua o dovunque egli voglia, la cartella clinica a sua completa disposizione.

Ecco qual è l’iter previsto dal modello Connected Care:

  • Stile di vita e prevenzione: vengono raccolti tutti i documenti al fine di suggerire al paziente, il suo corretto stile di vita e l’adeguata prevenzione. Ad esempio, il richiamo di vaccini, iniezioni o medicinali da assumere all’occorrenza.
  • Accesso: sarà possibile controllare e gestire le prenotazioni, pagare le visite ospedaliere e poter ottenere più informazioni riguardo una determinata struttura.
  • Cura: vengono elencati tutti i servizi ospedalieri necessari, tra cui esami, terapie, visite ed eventuali ricoveri).
  • Follow up: una sequenza di attività da fare a casa, che vengono suggerite al paziente dopo esser stato visitato da un dottore o dimesso dal pronto soccorso.

Non è da trascurare anche l’aspetto psicologico della cura verso il paziente che si sente seguito vita natural durante. Creando dunque processi mentali ed umorali positivi e di fiducia. In sostanza verrebbe esteso veramente a tutti il diritto alla salute ed alle cure mediche.

Va sottolineato che si tratta esclusivamente di un sistema utile ad agevolare la comunicazione tra operatore sanitario e paziente, ma non dev’essere trattato come metodo sostitutivo al servizio terapeutico/diagnostico.

La telemedicina va trattata come strumento chiave per garantire al paziente, una certa continuità delle cure. Ciò eviterà lunghe attese ai servizi ospedalieri, o almeno per quelle che potrebbero esser affrontate anche a distanza.