Ematocrito basso: cosa significa, cosa comporta
Quando si parla di ematocrito basso, si sta parlando di un valore del sangue, che viene analizzato nei test di routine. Per poter misurare l’ematocrito bisogna effettuare un comune prelievo del sangue; quindi il sangue viene trattato con prodotto anticoagulanti, e lo si analizza dalla provetta. In fondo alla provetta si depositano le cellule figurate, e così si può apprezzare la composizione percentuale dei vari componenti del sangue.
L’ematocrito, noto con il nome Hct, consiste nel rapporto percentuale fra il volume del sangue che è occupato da piastrine, da leucociti e da globuli rossi e invece il volume del plasma.
I valori dell’ematocrito sono più elevati negli uomini rispetto alle donne.
Valori normali
Negli uomini detti valori sono del 38-50% mentre in genere nelle donne si aggirano sul 34.9-44.5%.
Nei bambini i valori sono ancora diversi: nel neonato sono fra il 55 ed il 70% e fino a sette anni sono fra il 30 ed il 42%.
Fra i 7 ed i 16 anni, sia nei bambini che nelle bambine, valori nella norma sono quelli compresi fra il 30 ed il 42%.
L’ematocrito basso significa che, nel sangue, si hanno pochi globuli rossi, e dei globuli rossi più piccoli rispetto alla norma.
L’ematocrito basso comporta in genere una serie di sintomi correlati come stanchezza anche se si ha riposato, cefalea, vertigini quando ci si alza in piedi, dolore alla milza, fragilità delle unghie e dei capelli.
Altri sintomi dell’ematocrito basso sono l’ingrossamento della milza, talora infiammazioni alla lingua ed alle labbra.
Cause dell’ematocrito basso
Quali sono le cause dell’ematocrito basso? Possono essere tante e diverse. In generale le cause non devono destare preoccupazione: per esempio è facile avere l’ematocrito basso durante la gestazione, soprattutto negli ultimi tre mesi, o quando si ha un ciclo mestruale abbondante. L’ematocrito basso in gravidanza è una condizione normale, come abbiamo detto, specialmente negli ultimi tre mesi. Per questo alla donna che si trova nella fase finale della gravidanza o che sta allattando viene consigliato di mangiare cibi ricchi di ferro. In seguito, terminata la gravidanza, potranno essere disposti altri esami per capire se si trattasse di valori bassi a causa della gestazione o di altri motivi e nel quale caso provvedere alle cure.
L’ematocrito basso compare spesso nei soggetti che fanno attività aerobiche molto prolungate.
Ma le cause scatenanti possono anche essere patologiche, come avviene nel caso delle infezioni, dell’anemia emolitica o diseropenica, della carenza di vitamine del gruppo B, tumori, leucemia, insufficienza renale grave, cirrosi, emorragie, aplasia midollare.
Una volta rilevato l’ematocrito basso nel sangue, il medico può disporre altri esami come quello della funzionalità dei reni, e via dicendo, allo scopo di ottenere maggiori accertamenti sul motivo del fenomeno.
In caso di livelli di ematocrito particolarmente bassi, è possibile intervenire con delle trasfusioni del sangue.
Tuttavia il medico sa bene che alcune volte il valore basso in questione è dovuto all’aumento del volume del sangue solamente perché aumenta la fase liquida, quindi si tratta di un falso problema. In un caso simile infatti l’ematocrito basso è dovuto all’aumento della parte liquida e non all’abbassamento dei globuli rossi e quindi non ci sono problemi di sorta, patologie e simili.
Ematocrito basso: la dieta
In caso di ematocrito basso può essere opportuno integrare la propria dieta con alcuni alimenti che possano migliorare la situazione. Per esempio bisognerebbe incrementare l’alimentazione di cibi a base di ferro, ricorrendo anche ad integratori se necessario; mangiare più frutta e verdura, con vitamina C, alimentarsi con cibi che contengono B12 ed evitare i cibi che contengono troppe fibre perché sono di ostacolo all’assorbimento del ferro da parte dell’organismo.