Linfonodi del collo ingrossati: Cause, sintomi e cure
I linfonodi sono una parte del nostro corpo che si dirama in tutto l’organismo, trasportando un liquido, detto linfa, il quale contiene i globuli bianchi che sono necessari al nostro sistema immunitario. I linfonodi sono numerosi: nel corpo umano ne sono presenti circa 600, localizzati in special modo nel collo, nell’addome, nell’inguine e sotto le ascelle.
I linfonodi, o ghiandole linfatiche, sono masse di grandezza variabile e si trovano soprattutto nella zona del collo. Questi si distinguono in linfonodi sotto mentali, sotto mandibolari, sopra clavicola, cervicali, e via dicendo.
Filtri che neutralizzano le scorie e le sostanze nocive difendendo il nostro corpo, in alcuni casi i linfonodi possono ingrossarsi.
Questo avviene soprattutto quando nel corpo si verifica un’infezione; in questo caso i linfonodi agiscono producendo anticorpi, e il volume degli stessi può aumentare. Questa patologia viene chiamata, con un termine tecnico, linfadenopatia. Si tratta di un fatto abbastanza diffuso specialmente nei bambini, che hanno deboli difese immunitarie.
Più raramente è scatenato da altre patologie.
I linfonodi che si ingrossano possono aumentare fino a 25 millimetri, e si può percepire questa grandezza semplicemente toccando sotto il collo.
Linfonodi ingrossati: cause e sintomi
Le possibili cause dell’ingrossamento dei linfonodi possono essere molte.
In genere se i linfonodi cambiano dimensione ciò è dovuto da malattie come faringite, tonsillite, laringite, sinusite, parotite, mononucleosi, influenza, gengivite o ascessi ai denti, parotite, tubercolosi e toxoplasmosi.
Talora la causa del problema sono malattie immunitarie, come il lupus o l’artrite reumatoide.
Queste sono le malattie che più comunemente causano l’ingrandimento dei linfonodi. Ma anche alcune patologie ben più gravi possono causare questo fenomeno: per esempio, il linfoma non Hodgkin ed il linfoma di Hodking, leucemia, tumore alla laringe o alla gola Hiv e anche Aids. In questi casi sono necessari alcuni esami più approfonditi, in quanto la metastasi del tumore potrebbe ingrossare il sistema linfatico.
I sintomi che si presentano più comunemente quando si hanno i linfonodi infiammati sono la consistenza gommosa, molle o dura del linfonodo al tatto; calore nella zona interessata, palpitazione, arrossamento della cute; difficoltà a deglutire e respirare bene; brufoli attorno ai linfonodi gonfiati; dolore quando si tocca; stanchezza e malessere generici; rigidità del collo, scarso appetito, dolore alla cervice, febbre alta.
Quando andare al pronto soccorso
Sarebbe opportuno chiamare il medico se si notano i linfonodi ingrossati e se c’è febbre, mal di gola, se l’ingrossamento persiste per diversi giorni e dopo alcune settimane ancora non si è placato; se si notano alcuni lividi comparire sul corpo; se si sanguina dal naso e dalla bocca; se si perde peso.
Se la pelle attorno al linfonodo è rossa e fa male, se si nota che il linfonodo è cresciuto oltre i 4 cm di diametro, o se si fa fatica a respirare e muovere la testa, chiamate il 118 o recatevi al pronto soccorso.
Cura
Qualora si percepissero tutti o qualcuno di questi sintomi, è probabile che la causa siano proprio i linfonodi del collo gonfi.
Rivolgendosi al medico sarà possibile ottenere una cura antibiotica, e antinfiammatoria, per lenire il dolore.
Nei bambini in qualche caso si provvede anche all’asportazione chirurgica delle tonsille.
A seconda anche del tipo di problema che ha causato l’ingrossamento dei linfonodi si agisce; per esempio, per toxoplasmosi e mononucleosi sono molto importanti il riposo, farmaci contro la febbre e pazienza.
Per l’ascesso dentale, il medico prescrive dei farmaci contro le infezioni.
Per i linfomi, si deve concordare una cura più complessa con il medico.
Oggi la chirurgia, nei casi di tumore, è in grado di asportare la parte magna ed il linfonodo che ha raccolto le cellule della malattia, non provvedendo più come in passato alla totale eliminazione dei linfonodi da una certa zona del corpo.