Lombocruralgia, cos’è, come si cura
La lombocruralgia è una patologia estremamente dolorosa, che colpisce la zona della colonna vertebrale e il nervo crurale. Il nervo in questione si divide in diversi rami e il dolore si irradia nella zona dell’inguine e dell’anca fino alla coscia e al ginocchio. La causa scatenante della lombocruralgia di solito è un’irritazione o compressione del nervo crurale.
Si tratta di una malattia abbastanza rara, che potrebbe essere confusa a prima vista con la lombosciatalgia ma quest’ultima prevede un dolore che arriva fino al piede.
La lombocruralgia può colpire soprattutto adulti, fra i 35 ed i 55 anni, le persone obese, chi tiene una postura scorretta, chi fa una vita troppo sedentaria e chi solleva pesi in maniera non congrua.
La lombocruralgia è una delle malattie che interessa la colonna vertebrale e che può avere diverse cause scatenanti.
Cause e sintomi della lombocruralgia
Fra le principali cause di questo dolore possiamo ricordare l’ernia del disco, i piegamenti scorretti, la postura errata; l’obesità, che causa un grave peso sulla colonna vertebrale; la vita sedentaria.
Alcuni fattori di rischio che possono favorire lo scatenarsi della lombocruralgia sono:
• età: l’avere fra i 35 ed i 55 anni rende le persone molto sensibili alla lombocruralgia, invece oltre i 55 anni il nucleo polposo del disco intervertebrale tende a disidratarsi e quindi non si verifica più questo fenomeno;
• obesità: il peso eccessivo causa una pressione grande sulla colonna vertebrale e quindi sui dischi.
I sintomi della lombocruralgia sono abbastanza tipici.
Il dolore si presenta soprattutto nella zona dell’inguine, del fianco, dell’anca. Si può irradiare fino al ginocchio, e compare soprattutto se si fanno movimenti come tossire o starnutire.
Altro sintomo tipico della lombocruralgia è il mal di schiena; la rigidità quando ci si muove; la contrazione dei muscoli; la perdita di forza del quadricipite femorale.
Il dolore della lombocruralgia è abbastanza netto. Nella fase acuta, il dolore può essere tale da impedire alla persona di alzarsi da letto, e da dover rimanere fermo nella posizione dove si trova con le ginocchia piegate in modo da non tendere il nervo crurale.
Anche un colpo di tosse o uno starnuto possono essere sufficienti per scatenare il dolore nelle zone interessate. Il dolore si avverte, in modo particolare, quando ci si muove o quando si stira il nervo, ma anche andando in bagno, o tossendo. Nella fase acuta il dolore è estremamente forte.
Cure per la lombocruralgia
Se la causa della lombocruralgia è un’infiammazione ai nervi, allora è sufficiente farsi prescrivere dei farmaci antinfiammatori per poter tornare ad una vita normale. Entro pochi giorni il dolore passa.
Invece, se si sente che il dolore persiste nelle zone interessate, non se ne va col tempo o peggiora, è tempo di contattare il medico.
L’ortopedico è il medico che può effettuare la diagnosi della lombocruralgia. Il Testo di Waserman consiste nella prova che permette di capire se il paziente soffre di lombocruralgia. Il paziente si sdraia a pancia in giù, solleva il ginocchio dal lettino dove sente dolore, e flette il ginocchio. Se a questo movimento si accompagnano dei sintomi tipici, il dottore ha la certezza che il paziente è affetto da lombocruralgia.
La lombocruralgia si cura in modi diversi a seconda di come si manifesta. È possibile curarla con dei farmaci anti infiammatori e che possano diminuire il dolore. Anche la fisioterapia può essere utile per alleviare i sintomi, così come la ginnastica posturale, lo yoga, i pilates, l’agopuntura.
Bisognerebbe invece evitare la corsa e i movimenti che scatenano dolore.
L’intervento chirurgico sulla colonna vertebrale è necessario se la lombocruralgia causa deficit neurologici, ipotrofia muscolare, parestesie.