Interventi per aumentare il pene: sono davvero possibili?
Con le nuove tecnologie chirurgiche, molti più uomini oggi pensano di poter fare aumentare il pene.
Oggi gli uomini sono bombardati da messaggi pubblicitari che promettono la possibilità di aumentare lunghezza e larghezza del pene grazie a lozioni, a pastiglie, a trattamenti non meglio specificati. È bene stare in guardia rispetto a tutte queste scorciatoie. Non esiste alcuna pomata o pastiglia che possa aumentare la grandezza del pene: al di fuori della chirurgia, la scienza non conosce al giorno d’oggi altra reale alternativa per l’aumento del membro maschile. Fra l’altro pastiglie e creme non note potrebbero anche causare dei problemi di salute, per cui è meglio evitare le truffe e non farsi millantare dalla pubblicità che promette dei risultati miracolosi. Se davvero fosse così, nessuno dovrebbe ricorrere alla chirurgia, non credete?
Inoltre queste tecniche potrebbero causare delle lesioni al pene, o problemi di salute, fra cui anche la disfunzione erettile. Meglio lasciare perdere e concentrarsi sulle reali possibilità di aumento del pene per mezzo della chirurgia.
Innanzitutto, pensateci molto bene prima di decidere di aumentare il membro. L’operazione chirurgica è una scelta impegnativa, anche dal punto di vista economico, e quindi non dovrebbe essere intrapresa senza aver fatto due calcoli. Fra le altre cose non si può sapere quali siano le dimissioni normali del pene. Diciamo che, guardando alla media, esse variano fra gli 8-11 cm quando non eretto, e diametro sui 2-3 cm. Nei soggetti obesi, si può avere l’impressione che il membro sia più piccolo di quanto è.
Dal punto di vista scientifico, se il pene eretto è più piccolo di 7,6 cm è detto micropene.
Metodo chirurgico per aumentare il pene
Esistono tanti metodi pubblicizzati per aumentare il pene ma solamente quello chirurgico dà la garanzia di funzionare.
La chirurgia offre diversi metodi, tutti sperimentali, per l’allungamento del pene.
Uno degli interventi in questione richiede che i legamenti sospensori che attaccano pene e osso pubico vengano tagliati, così che il pene appaia più lungo perché sporge di più. Questa tecnica non è esente da complicazioni: per esempio, se eretto, il pene può avere delle posizioni strane e non essere stabile.
Un’altra tecnica, abbastanza pericolosa, è quella che prevede il trapianto di un lembo di pelle della zona pubica sul pene. Questa tecnica può causare delle deformità anche gravi, come cicatrici.
Alcune tecniche prelevano il grasso da una parte del corpo e lo iniettano nel pene, oppure prelevano grasso da natiche e dall’addome per poi metterlo direttamente sul membro. Il problema è che il corpo riesce a riassorbire il grasso, e quindi possono crearsi delle irregolarità nella forma.
Possiamo dire solamente che nessuna di queste tecniche si dimostra del tutto sicura o efficace. Se ad una prima impressione essere portano veramente all’allungamento del pene, il problema è che possono comprometterne l’estetica e la funzionalità.
Il quadro dei pericoli comprende infezioni, perdita di sensibilità, emorragie, disfunzioni del membro.
Inoltre questo tipo di interventi è molto costoso, e spesso lascia insoddisfatti: non mancano casi in cui il pene è rimasto più corto di prima.
Anche se non è escluso che in un futuro, con il miglioramento delle conoscenze in materia e delle tecniche chirurgiche, si riesca a trovare un metodo realmente efficace per allungare il pene senza compromettere le funzioni di questo organo, ora come ora tutti gli interventi chirurgici ai quali ci si può sottoporre restano a rischio e pericolo del paziente, e non danno garanzia di buoni risultati e di mantenere la funzionalità dell’organo, mentre hanno un costo elevato.
Anziché ricorrere alla chirurgia, è più sicuro ricorrere a piccoli trucchi come la depilazione o il dimagrimento.